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Compagni di scuola

A quanto pare le cose mi stanno sfuggendo di mano: quello grande continua a crescere ed è arrivato il momento di iscriverlo alle elementari.

Un minuto di silenzio per me che ho un figlio quasi alle elementari. Ok: m’è passata!

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Students with Raised Arms in Classroom — Image by © LWA-Dann Tardif/zefa/Corbis

Insomma…lo devo iscrivere. Non mi spaventa l’aspetto pratico (se qualcuna ha dei dubbi, leggesse questo postino della mia amichetta Maria Elena). Non ho troppi dubbi sulla scuola: mi son saltata lo sbattimento: privato, pubblico o paritario? Da noi le scuole pubbliche son tutte più o meno buone, in più io ho l’insider (leggi mia mamma che è maestra e conosce le possibili maestre di prima per il pupo). Alla fine la scelta si è risolta  tra una scuola più vicina ma con una classe sola probabilmente numerosa, e quella leggermente meno vicina, ma con due classi decisamente meno numerose.

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Il mio problema è un altro. Ho il terrore dei futuri compagni di scuola e delle loro mamme. Soprattutto delle mamme. E dei gruppi whatapp, ovviamente. Ho già passato questa fase catartica al momento dell’iscrizione all’asilo, e a distanza di tre anni posso dire che ci avevo preso. Il problema più grande sono i compagni di classe, anche perchè su quello difficilmente puoi metterci una pezza, no? Il Pupo, diciamolo, è ancora tanto bambino. I suoi compagni di asilo in confronto mi sembrano tutti già molto più scafati. In più il Pupo ha un problema (ora scriverò una cosa che farà pensare a molte che sono una tipa arrogante, forse): il Pupo è educato. Non risponde male ai genitori, se viene sgridato non mi ride in faccia, grosso modo da retta (oh, è sempre un bambino, eh! Non un Santo). Questa cosa, per lui, potrebbe essere un problema se per disgrazia capita in una classe di maleducati. Perchè, diciamolo, i bambini maleducati esistono, così come i bulletti delle elementari, di cui il Pupo potrebbe essere una possibile vittima. Ecco, l’ho detta. Questa è la mia paura più grande. Anche perchè, io sarò pure “Mamma Sporty”, poco rompina e molto fai da te, ma sempre mamma sono. E se c’è una cosa che tira fuori la mamma orsa che c’è in me, sono gli atteggiamenti prepotenti nei confronti del Pupo. Ogni volta che mi ci sono trovata ho tirato fuori il peggio di me.

Insomma… ieri all’open day della scuola, a voi posso dirlo, ho guardato ogni viso, ogni mamma e ogni papà, oltre ai pochi bambini presenti, cercando di avere la predizione di che compagni il pupo potrà avere. Non ho trovato la risposta, ovviamente.

1 commento »

  1. allora…questo purtroppo è un punto senza risposta…incrocia le dita e spera che capitino compagni ok.
    Noi abbiamo scelto una scuola di quartiere, mista (da tutti i punti di vista), affidandoci al caso: 15 bambini in tutto, da situazioni socio-culturali differenti, e devo dire che non ci è andata male. Marta in classe è educata, le “cape fresche” ci sono sempre, le mamme “strane” anche. Il gruppo wapp c’è, ma si limita a piccole comunicazioni scolastiche (per i fatti frivoli ci scriviamo privatamente, non c’è ancora tanta confidenza con tutti).
    Per ora posso ritenermi soddisfatta (ti dirò, a me il gruppo wapp con i genitori dell’asilo manca tanto! lì si era creata una bella sintonia, che ad oggi qui ancora manca…ma all’asilo è diverso, si parte da zero in tutti i sensi, alle elementari c’è qualcuno che si conosceva già dall’asilo…vabbe’, ci sono altri 4 anni davanti.
    In ogni caso IN BOCCA AL LUPO!!!

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  2. Guarda… hai perfettamente ragione!! Le maestre sono importantissime, se son brave osservano e tengono monitorata la situazione. Anche mio nipote Leonardo (che ora fa la seconda) è un bambino educato, rispettoso, molto buono d’animo. Mamma e papà gli han sempre detto che se qualcosa non va c’è la maestra, di rivolgersi a lei. Questo perché all’asilo era stato vittima di un bullismo “pesante”. E’ un bambino sincero, ancora oggi quando esce da scuola “deve” dire qualsiasi cosa. Ieri, per esempio, c’era anche la mamma quando è uscito e gli ha chiesto “com’è andata?” e lui “mi ha detto una volta di stare zitto” e la maestra lo guarda e dice “io??? ma lo dico a tutti!”. Per dire che è sensibile ad ogni parola e ad ogni fatto.
    Se posso darti un consiglio, limitati ad esserci, sempre. A chiedere se va tutto bene, se è contento, ponendo proprio l’accento sulla sua felicità. Andrà tutto bene, vedrai.

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  3. Ho avuto questa paura con il mio primo che è un attento osservatore, educato, ascolta le indicazioni… e non conosceva nessuno il primo giorno di scuola, nè lui nè noi genitori. A distanza di 4 anni questo non ha dato nessun “problema” con i compagni più agitati e meno rispettosi, che credo ci siano in qualsiasi classe. Cerca di stabilire fin da subito un buon rapporto di collaborazione con le maestre – e magari con qualche mamma – e vedrai che andrà tutto bene.
    Ora sono alle prese con la seconda iscrizione e quello che mi preoccupa di più è come farà il Minion a stare fermo e zitto quando sarà necessario… stiamo a vedere!

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  4. Guarda, da mamma capisco le tue preoccupazioni, che poi vivo sulla mia pelle con il ricciolino alla materna, dove le prende spesso (in senso fisico) dai compagni., da ex alunna delle elementari (come tutti noi), mooooolto educata, peraltro, posso dirti che forse esageri con l’ansia.
    Oggi si fa un gran parlare di bullismo, ed è giusto che sia così, anche perchè rispetto al passato ci sono gli episodi di bullismo sui social, che una volta non c’erano e a cui pare che i ragazzi siano molto sensibili.
    Però, a parte questi estremi…credo che in tutte le classi ci siano e ci siano sempre stati i bimbi più tranquilli e pacifici e quelli più irruenti o prepotenti e tutti abbiamo, più o meno, prima o dopo, capito come sopravvivvere, dopo aver sofferto un pò.
    Pensa che io alle elementari dopo aver sopportato a lungo le altrui vessazioni ho rotto il naso ad un bambino più grande: da allora non ho mai più avuto problemi a reagire quando necessario in extrema ratio!
    vedrai che lui se la caverà benissimo!
    Tu con i messaggini di gruppo e le altre madre, invece….fammi sapere!

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  5. Ogni volta che cambiamo Paese e quindi scuola una mia grande paura sono proprio i nuovi compagni di classe. Non è facile ricominciare da capo e ricostruire le amicizie ma soprattutto trovare un best friend.
    Quest’anno è più difficile degli altri anni, ma ce la faremo!

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  6. Cara Lucia, macometicapisco!
    L’anno scorso avevo le tue stesse paure, amplificate perché diciamo che un elemento di disturbo temevo fortemente finisse in classe con lui (un compagnetto dell’asilo).
    Conoscevo già il problema, anche perché le cose sono più serie di quello che sembra. Non sto a dirlo qui, ma la cosa mi preoccupava molto.
    L’anno è iniziato, sta passando e le cose sembrano migliorate, ma sai che c’è? Che mi sono detta che non sarò né il primo né l’ultimo, che al mondo ci sono e ci saranno sempre le “personcine per bene” e che lui, come è giusto che sia, deve imparare da solo a distinguere il bene e il male, guidandolo io finché potrò, fronteggiare certe situazioni e superarle.
    Non possiamo proteggerli sempre, anche perché rischieremmo di non farli crescere. Dobbiamo avere fiducia e stare tranquille… me lo ripeto tipo mantra!

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  7. Va beh che io ho la stessa paura non te lo dico, altrimenti che amica sono?? Posso dirti però come sto cercando di tenere sotto controllo l’ansia, stressa do le altre mamme e cercare di fare con loro e i propri figli più gruppo. Vorrei che Leo trovasse più amici che compagni per questo mi sono orientata verso la scuola del paese quello dove trovi per compagno di banco anche il vicino di casa, con il quale passare il pomeriggio, fare combriccola il week end e passare anche le feste.

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  8. Il mio è ancora piccolo, ma tra i 2 e 3 anni sta iniziando a venir fuori il carattere suo e dei suoi amici e posso immaginare. Inoltre ricordo bene la sensazione di essere una bambina buona e calma in classe, educata…secondo me i veri problemi arrivano alle medie! 😛 Io avevo una classe di ragazzini di “buona famiglia”, come si dice, maleducatissimi, ho subìto atti di bullismo, anche se non gravissimi, che comunque mi hanno lasciato il segno, e in generale è un’età brutta. Alle elementari credo siano ancora piccoli, giocheranno insieme 🙂 e poi forse sarà anche un modo per lui per capire come dovrà comportarsi e come no, con mamma pronta a dargli consigli ❤ tra l'altro anche in questo è importante il ruolo delle insegnanti, che essendo presenti potrebbero/dovrebbero controllare anche questo aspetto…tranquilla, andrà tutto bene :))))

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  9. Per la mia esperienza posso dirti due cose:
    Primo: sui gruppi di mamme, hai non ragione, di più!!!!! Ma parecchio parecchio di più! Un girone infernale, ma ci tocca, quindi incrocia le dita.
    Secondo: il fatto che il tuo sia un figliolo educato, non ne fa necessariamente una vittima di prepotenze. Cioè educato non vuol mica dire tonto, no? Poi non è maturissimo? Eh, crescerà Lucia, se è cresciuto il Nin, ce la possono fare tutti 🙂 Più che altro al tuo posto mi preoccuperei che in mezzo magari a bambini meno educatini di lui, possa, come dire…. imparare a zoppicare….. che anche li, per cartà, ci sta tutta… però sarebbe una bella seccatura!!

    Stai serena Luci, come quasi tutto quello che riguarda i bambini, è peggio pensarci che passarci.
    Baci
    A.

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  10. pensavo.. e se invece insegnassi a tuo figlio a difendersi? educatamente e pacificamente, ci mancherebbe, ma con fermezza. il prepotente c’è sempre stato, e loro devono imparare a farsi le ossa, perchè alle medie ragazze, lì sì che è dura..

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