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Un equilibrio sopra la follia

StormomsNon posso esimermi dal partecipare al tema delle stormoms di questo mese. Primo perchè ho latitato troppo ultimamente, secondo perchè è un tema che sento così tanto vicino che un post non basterà!

Mamme e lavoro: la storia vera!

Secondo me tutto si spiega con il titolo che ho scelto per questo post. Mamme e lavoro: un equilibrio sopra la follia.

La follia mia, di volere essere comunque presente, anche con un lavoro che ti porta via tutto il giorno e a volte il fine settimana. Di voler comunque organizzare e dirigire la vita familiare. Perchè noi mamme che lavoriamo in questo ci distinguiamo sicuramente dai papà. Ci sentiamo sempre e comunque i generali in capo di casa. I papà quando delegano, delegano. Io a delegare non sono poi così brava, ma mi sto impegnando.

La follia altrui. Quella è la besti tosta. La follia di chi pretende da te non che lavori come prima, ma che lavori più di prima, per dimostrare che il lavoro per te viene prima della famiglia. La follia di chi ti giudica se rientri al lavoro dopo la maternità obbligatoria, perchè sarai sicuramente una pessima madre. La follia di chi ti giudica se non rientri subito dopo la maternità obbligatoria, perchè sarai sicuramente una pessima lavoratrice. La follia di chi parla senza sapere.

La follia della tua famiglia, che corre con te, incastrata tra i mille orari e le mille routine che servono a tenere tutto in equilibrio. La famiglia che a volte è schiacciata e a volte schiaccia lei, perchè non ne può più.

La follia della vita di coppia, che in questa folle corsa a due tra famiglia e lavoro troppo spesso arriva terza.

La follia della società, che ti chiede di essere produttiva, che ti chiede di fare figli perchè siamo a crescita zero, ma che poi ti lascia per strada. Senza strumenti, senza aiuti, senza neppure quel minimo di comprensione umana che a volte basterebbe per arrivare viva alla sera.

E poi la follia delle notti in bianco causa febbre, squaraus, denti, capricci, voglia di mamma e via dicendo, senza poter neppure prendere il fiato la mattina dopo. La follia di trovare un equilibrio economico. La follia dei sensi di colpa. La follia di aver fatto non uno ma ben due figli in una società che uno te lo perdona, ma il secondo mai.

stormoms

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1 commento »

  1. Io non ho ancora ripreso, dopo 3 anni, i ritmi di prima. Purtroppo o per fortuna. Mi è capitato il lavoro da casa, con la scrittura, e per ora è andato bene così. Ma ora me lo sento stretto, perché ha i suoi pro e i suoi contro. Tra cui i guadagni, che non sono ancora come quelli di prima. Poi comunque interviene anche un po’ di “isolamento” contro cui combattere, ma c’è da d dire che gli orari, per ora, sono sempre riuscita a gestirli io (lavorando anche a notte fonda). Ora, però, che sto cercando di trovare qualcosa fuori casa, mi fa un po’ paura dover gestire proprio quell’organizzazione così “folle”. QUindi grazie per aver condiviso la tua storia. Mi rincuora, comunque, mi fa capire che nonostante tutto si può fare (con un po’ di follia, ok!). Il discorso della coppia che arriva terza, tra famiglia e lavoro, è verissimo, così com’è vero che spesso il secondo figlio non venga perdonato. Tra l’altro è vero: il papà delega, la mamma vuole essere onnipresente, anche quella più easy. Ma comunque è anche perché, credo (da quello che ho visto anche intorno a me), spesso la mamma è l’unica che sa tutto, dal pediatra di fiducia alle medicine, menu adatto al bambino, amichetti e giocattoli preferiti…ma dico, è tanto difficile per mariti & co. memorizzare tutto questo? 🙂 mi sa di sì!

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