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Riprendersi (almeno un po’!)

Quel che non fece il parto, lo fece il virus. Vomitino sappi che ti temo. Provate voi ad allattare senza poter inserire carburante, neanche la banale acqua, visto che il mio stomaco non ne voleva sapere proprio. E, tanto per esser fortunate, mio figlio ha avuto uno dei famosi scatti di crescita. Poi dici: ti dimagrisci facilmente… e ti credo!

pigra

Pasqua è passata, senza grandi scossoni, senza gloria ma anche senza infamia. Pasquetta è stata di lavoro, ma ne è valsa la pena. La cameretta dei pupi ora ha un’altra faccia, più bella e spaziosa. E soprattutto più pratica e sicura, che io sto già in paranoia per i pezzetti dei giochi del grande: manovre di disostruzione non vi temo, ma potendo preferisco evitare di cimentarmi.

Sono giorni strani questi. Sarà il mal di testa quasi perenne, il sonno sempre presente, il tempo assente per fare alcun che, il bisogno di chiedere sempre aiuto a chiunque, che con due non so come muovermi da sola con questo tempo assurdo (ma è marzo o novembre?), sarà quel che sarà ma a volte mi sembra di vivere in una bolla, in una boccia come un pesce rosso.

Anche questo post, a ben vedere, non ha ne capo ne coda, come me questi giorni. Avrei tanto da dirvi… magari ora passa e riesco a raccontarvi. Spero. Intanto, la notte, abbracciata a quello piccolo che piange o non vuol dormire se non a 4 di spade sopra a mamma (e possibilmente leggermente sollevato!) penso che comunque, per quanto a volte vorrei solo uno spigolo su cui sbattere la testa, ne valga la pena. Penso che sono felice così: stanca morta, incasinata, non più tanto me stessa, ma con la mia piccola meravigliosa famiglia.

 

1 commento »

  1. E’ bello così questo post, non potrebbe essere altrimenti.
    Anche se stanca e un po’ fuori dal mondo sei riuscita a centrare il punto fondamentale: la felicità. E vedrai che anche il sonno prima o poi (ti auguro il prima possibile, ovviamente!) arriverà.

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  2. Per me col secondo è stata una fatica pazzesca e lo è in parte ancora, però, come te, sono assolutamente convinta che ne valga la pena! Un abbraccio (bevi un cucchiaino d’acqua ogni cinque minuti, come consigliano per i bimbi che vomitano)

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  3. Piacere Lucia! Caspita, ma siamo sicure che questo post non l’ho scritto io??! È come uno specchio!
    Ho un bimbo di tre anni, uno di sei mesi e un virus gastrointestinale che non ha alcuna intenzione di mollare il colpo! Ovviamente allatto.
    Curarsi non è una delle opzioni contemplate.
    Totale solidarietà perché sono completamente sfatta, ma completamente felice!!!!

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